Archivio per luglio, 2018

Una storia incredibile ma reale, confermata dalle fonti storiche dell’epoca. Il “rave” più lungo della storia del quale si abbia notizia durò almeno un mese e si svolse nel 1518 in Francia, a Strasburgo.

Nel mese di luglio di quell’anno, esattamente 500 anni fa, una bizzarra quanto apparentemente inspiegabile epidemia di ballo colpì la città. 400 persone si misero a ballare per strada, per giorni e giorni, molti finirono col collassare ed un numero imprecisato morì. A riportare a galla la storia un articolo pubblicato dal quotidiano inglese Guardian, che in occasione del cinquecentenario ha ripercorso questa straordinaria storia.

Tutto iniziò con una donna, tale Frau Troffea, che un bel giorno iniziò a ballare forsennatamente per le strade della città, senza alcuna ragione apparente. Ben presto, altre persone si unirono a lei, in questo improvvisato rave: dopo una settimana erano una trentina, dopo un mese arrivarono ad essere 400. Ma era luglio e faceva molto caldo, così in molti cominciarono a collassare, tra queste alcuni morirono. Non sappiamo esattamente quanti persero la vita così, ma secondo le fonti a un certo punto i morti furono anche 15 al giorno.

Ma perché tutti si misero improvvisamente a ballare? Nell’articolo sul Guardian, lo storico della medicina John Waller prova a fare qualche ipotesi. Per un certo periodo, ricorda lo studioso, si è pensato che la causa principale fosse l’ergotismo, ovvero un’intossicazione da ergot, un parassita delle graminacee che poteva contaminare i cibi e provocare, tra gli altri effetti, anche allucinazioni. L’ergot, spiega Waller, «produce una sostanza chimica imparentata con l’LSD».

Dunque tutte le 400 persone che presero parte al “rave” per le strade di Strasburgo, sarebbero state semplicemente colte da sensazioni simili a quelle di un trip. Tuttavia secondo lo storico è improbabile che un numero così alto di persone sia stato colpito dalla stessa intossicazione. Almeno in parte, sostiene, deve essersi trattato di una malattia psicologica o di una forma di emulazione. Quello che sappiamo per certo – tramite le fonti storiche – è che le autorità non aiutarono a risolvere il problema. Per evitare ulteriori problemi consigliarono alle persone di continuare a ballare. Cosa che naturalmente non fece che aumentare i rischi e gli impatti sulla salute dei partecipanti.

Come sostiene un articolo sulla rivista scientifica Lancet, non fu un caso completamente isolato, semplicemente quello avvenuto a Strasburgo nel 1518 fu un caso di ballo epidemico di dimensioni particolarmente massicce. Nella storia del Medioevo, infatti, abbondano storie come questa, dove si presume che le persone che ballarono fino alla morte fossero in uno stato di alterazione e di trance (forse) involontaria. Curioso notare come a partire dal secolo successivo, il ‘600, non si siano più verificati casi analoghi.